E se fosse tutto vero ?

paxvobiscum

Posted on 23/3/2017, 10:43

.

Plasma Behemoth

Group: 17 Mod

Posts: 387

Status: Offline

"Dammi il telefono." Disse Katia,
"No!" rispose Michele.
"Dammi quel fottuto telefono!" Incalzò rabbiosa la moglie.
Michele dovette cedere. E allungò la mano porgendo il device.
"Chi sarebbe questa Gwenneth che hai sullo sfondo ?"
"E' di un gioco." Rispose lui.
"Stai sempre su 'sti cazzo di giochi e poi non torni a casa dal lavoro. E' per questo che tardi ogni sera ?"
"Certo che no!" mentì Michele.
Lei intuì la menzogna e si infuriò. Urlando scagliò il telefono sul pavimento e l'impatto lo frantumò in centinaia di pezzi. Una luce, proprio nel punto dell'impatto, li accecò, espandendosi a tutta la stanza.
Quando ripresero la capacità di vedere erano in un ambiente sconosciuto. Un deserto che confinava alla loro sinistra con una giungla misteriosa.
"Cosa diavolo..." dissero assieme, ma non riuscirono a finire la frase, disturbati dal rumore di uno stuolo di persone che marciavano nella loro direzione. Un vero esercito, capitanato da un tizio molto muscoloso, stava sollevando una nuvola di polvere nel deserto avvicinandosi alla foresta.
Giunto a pochi passi da loro, il guerriero li guardò con aria perplessa e disse:
"Per Ellos, e voi chi siete ?"
"Io sono Michele, e lei è Katia", disse con la voce un po' tremante l'uomo.
"Piacere, io sono Boris, comandante dell'esercito degli umani in questa zona, ma non vi ho mai visti in nessuna battaglia. Siete giunti da qualche portale ? Sembrate umani, ma non posso esserne certo fino a che... Nish! Dai un'occhiata a questi due."
Uno strano personaggio che emanava scintille si scostò dall'esercito poco distante, e li osservò, mormorando qualche formula misteriosa in una lingua sconosciuta.
Dopo un'attenta analisi, finalmente il mago proferì il suo responso: "Sono umani, ma non di Balor, devo scoprire da dove vengono..."
"E magari rimandarci indietro..." Disse Katia che aveva preso coraggio.
Nishaven annuì, ma Boris era distratto, diverse creature si stavano ammassando nella foresta, a circa un centinaio di passi da loro. Pantere, ragni, serpenti, e tutto sembrava orchestrato da una mummia che era piazzata ai margini della foresta.
"State pronti!" Urlò il comandante al suo esercito e poi disse "Nish, rimandali a casa, presto! Non sono adatti a stare qui."
Il mago mormorò qualche parola e fece un gesto tondo con le mani, aprendo un portale dal colore azzurrino.
"Pensate a dove vorreste andare ed entrate qui dentro." Disse rivolto ai due, sempre più stupiti.
Un'attimo dopo Katia era a casa, nella stessa stanza da cui era partita, , con i piedi che schiacciavano i pezzi del cellulare in frantumi, voltandosi però non vide Michele. E Urlò.

Nello stesso momento Michele si stava avvicinando a una formosa cacciatrice su Balor...